pH cutaneo e dermatite atopica

pH cutaneo e dermatite atopica

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, spesso associata a un’alterazione della barriera cutanea. Nei pazienti con diatesi atopica, la dermatite atopica precede spesso la comparsa di rino-congiuntivite allergica e asma. Tale sequenza di patologie è detta “marcia atopica”. Recenti ricerche indicano che il pH cutaneo svolge un ruolo significativo nella regolazione dell’omeostasi cutanea e può essere coinvolto nella patogenesi della dermatite atopica.

pH Cutaneo e Barriera Protettiva:

Lo strato più esterno della pelle ha una composizione prevalentemente acida. È costituito in gran parte dall’acidità del film idrolipidico superficiale e gioca un ruolo fondamentale nella protezione della pelle. Nei pazienti affetti da dermatite atopica, la barriera cutanea è compromessa, portando a un’alterazione del pH cutaneo. Questo ambiente sfavorevole può contribuire all’insorgenza e all’aggravamento della malattia. I fondamentali lipidi epidermici in presenza di dermatite atopica non possono essere sintetizzati e, conseguentemente, la pelle  si disidrata. In queste condizioni, lo strato esterno della pelle (o epidermide) non è più in grado di agire come barriera protettiva, innescando un circolo vizioso.

Implicazioni Immunologiche:

Il pH cutaneo influisce sul sistema immunitario cutaneo. Un ambiente più alcalino può favorire le reazioni infiammatorie, contribuendo alla risposta immune iperattiva tipica della dermatite atopica.

Trattamenti topici adeguati:

Strategie terapeutiche volte a ripristinare o mantenere un pH cutaneo ottimale possono rappresentare un’importante aggiunta al trattamento della dermatite atopica. Creme e detergenti pH-friendly potrebbero contribuire al ripristino della barriera cutanea e alla gestione dei sintomi.

Considerare la variazione del pH cutaneo tra i pazienti può essere d’aiuto nella scelta di approcci terapeutici personalizzati. Il monitoraggio regolare del pH cutaneo potrebbe essere incorporato nelle pratiche cliniche per ottimizzare l’efficacia delle terapie, emergendo come un elemento chiave nel trattamento della patologia.  La gestione mirata del pH cutaneo potrebbe rappresentare un passo avanti nella cura della dermatite atopica, migliorando la qualità di vita dei pazienti affetti da tale patologia.