Acidi grassi essenziali: perché fanno bene alla salute?

La storia della pianta di Cannabis sativa ha le sue origini a partire dal Mondo Antico, quando i suoi semi venivano utilizzati come fonte di nutrimento, essendo molto ricchi in proteine e acidi grassi essenziali.
Anche nella tradizione della medicina cinese, la pianta trovava applicazioni nel campo della salute; si dice infatti che, per le sue spiccate proprietà analgesiche, veniva utilizzata durante la pratica del parto. L’imperatore e padre della medicina cinese Shen Nung ne millantava le numerose proprietà citandola nel suo “Trattato Medico”, uno dei testi scientifici più antichi.

La spremitura a freddo dei semi è la tecnica di estrazione prescelta per la lavorazione dell’olio di canapa, che si caratterizza per il colore verde e il suo gradevole sapore nocciolato. È un ottimo rimedio salutistico per numerose problematiche poiché possiede proprietà antinfiammatorie, immunomodulanti e antiossidanti.
Contrariamente all’olio di CBD, l’olio di canapa non contiene fitocannabinoidi e terpenoidi ed è invece ricco di acidi grassi essenziali (EFA).
Mentre i primi esercitano un’azione psicoattiva, gli EFA sono i precursori delle molecole biologiche eicosanoidi. Più nello specifico, l’olio vegetale di canapa è ricco di acido alfa linolenico (ALA) e acido linoleico (LA), i capostipiti delle due famiglie degli Omega 3 e 6, contenuti in un rapporto considerato “ottimale” dall’OMS, e difficilmente riscontrabile in natura. Questo rapporto è 3:1 tra Omega 6: Omega 3.

Perché è importante ricercare questo rapporto?
La dieta mediterranea prevede un introito maggiore di Omega 6 che se assunti in eccesso possono svolgere un’azione pro-infiammatoria, tramite la produzione di “PG2 cattive” a partire da Acido Arachidonico (AA). Inoltre, competendo per gli stessi enzimi, elongasi e desaturasi, l’aumento eccessivo degli Omega 6 può causare una diminuzione, anche significativa, di Omega 3, tra cui compaiono i noti EPA e DHA.
Dalla trasformazione di ALA e LA, che è unidirezionale, si sviluppano eicosanoidi coinvolti in numerosi processi fisiologici che riguardano: la coagulazione sanguigna, la vasodilatazione, la cicatrizzazione, la riparazione dei danni alle mucose e la risposta immunitaria. Inoltre ALA e LA regolano il bilancio tra LDL (colesterolo “cattivo”) e HDL (colesterolo “buono”) e sono in grado di apportare numerosi benefici alla pelle, essendo dei costituenti dell’epidermide.
Gli Omega 3, in particolare, sono responsabili della formazione dei cosiddetti “Mediatori lipidici pro-risoluzione”, molecole in grado di spegnere i processi infiammatori e riparare il danno tissutale, attraverso:

  • Inibizione dell’infiammazione mediata dai neutrofili, a livello polmonare, renale e cutaneo
  • Un’attività immunoregolatoria
  • Produzione di citochine antinfiammatorie (IL-10)

Introdurre l’olio di canapa sativa nella nostra alimentazione può avere numerosi vantaggi, grazie alla presenza degli acidi grassi essenziali in esso contenuti. Questi sono in grado di agire:

  • Nei disturbi cardiovascolari e metabolici
  • In tutte le affezioni della pelle (dermatite atopica, eczemi e psoriasi)
  • In alcune patologie autoimmuni, tra cui le reumatiche (es. artrosi)